Nome: Museo Diocesano - Bisceglie
Descrizione:
Museo Diocesano - Sezione di Bisceglie
La storia del museo
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Eventi
- La scultura monumentale in Puglia nell’Ottocento e Novecento.
- Il Cardinale De Giorgi Sua Eminenza nell’Abbazia di S. Adoeno.
- Moda e Museo. Le donne, la moda, la storia 1870-1970.
- Seminario su risanamento e restauro al Museo Diocesano
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La storia del Museo Diocesano di Bisceglie:
Creato nel 1974 ma formalmente istituito nel 1980, è uno dei più vasti ed interessanti musei della Puglia, occupando l’intero Palazzo Vescovile, con una superficie complessiva di oltre duemila metri quadrati, nel cuore del borgo antico di Bisceglie, accanto alla cattedrale romanica.
Al piano terra sono ubicati i laboratori di diagnostica e restauro dove, in collaborazione con il Dipartimento Interateneo di Fisica dell’Università di Bari, si utilizzano e si sperimentano nuove tecnologie applicate alla diagnostica ed al restauro dei beni culturali. Al primo piano sono ubicati alcuni servizi museali, le sale per le esposizioni temporanee e le aule per la didattica museale.
Al secondo piano, che comprende 18 sale, il percorso museale si articola in tre sezioni.
La prima è costituita dall’appartamento che il Vescovo Sarnelli realizzò nel 1693 per sé ed i suoi successori. Alla grande sala d’ingresso seguono l’oratorio privato, lo studiolo e la sala dell’alcova, tutte decorate da soffitti lignei dipinti. Per non alterare l’atmosfera della dimora seicentesca, seguendo le descrizioni contenute negli inventari dell’epoca, l’arredo di queste sale è costituito esclusivamente da alcuni mobili antichi e da una serie di dipinti provenienti da varie chiese di Bisceglie. Tra le opere di scuola veneta si segnalano i SS. Martiri Protettori di Bisceglie (sec. XVI) ed una Sacra Famiglia con S. Giovannino (sec. XVI). Tra quelle di scuola napoletana vi si possono ammirare una splendida Incoronazione della Vergine (1716) di Paolo de Matteis, un S. Tommaso che svela a S. Rosa da Lima il Mistero dell’Epifania (1718) di Giuseppe Castellano ed una Madonna degli Angeli (1743).
La seconda sezione, costituita dalle raccolte di ex voto preziosi provenienti da varie chiese, offre una ricca panoramica dei gioielli e dell’abbigliamento femminile in uso tra la metà del XIX ed i primi decenni del XX secolo. In cinque sale sono esposti, divisi per epoca e per tipo di lavorazione gioielli di gusto popolare o borghese, gioielli nuziali e sentimentali, gioielli simbolici e scaramantici. Una raccolta di abiti femminili dell’Ottocento funge da seducente cornice all’esposizione di lacci e catene da ventaglio. Non mancano alcuni gioielli ex voto maschili legati soprattutto a vicende di guerra ed ex voto marinareschi. Da simboli di vanità, da pegni di amore profano, divenuti pegni di fede, mediante il dono votivo, i gioielli ex voto sono testimonianze mute ma estremamente intriganti di vicende umane nelle quali il quotidiano si è illuminato di soprannaturale.
La terza sezione, dedicata ai “tesori della Cattedrale, comprende tre sale. Nella prima è esposto il “Tesoro Capitolare”, costituito da suppellettili sacre lavorate tra XV e XVIII secolo da argentieri napoletani, su commissione del Capitolo, per le funzioni liturgiche e per l’addobbo degli altari. Vi fanno parte un rarissimo evangeliario
miniato in scrittura beneventana del XII secolo , una croce processionale in rame argentato ed un calice in peltro del XV secolo, una “Pace” con l’immagine della Pietà in argento del XVI secolo e vari calici del XVII secolo oltre ad alcune croci pettorali in oro e pietre preziose. Nelle altre due grandi sale sono esposti oggetti d’arte tra cui tre dipinti di Nicola Porta rimossi dalla Cattedrale durante i restauri del 1965-1972: L’Adorazione dei Magi che originariamente era collocata sulla porta laterale, sei frammenti del dipinto raffigurante L’Imperatore Teodosio penitente dinanzi a S. Ambrogio (1773) che si trovava in controfacciata e lo straordinario Trionfo dell’Eucaristia che ne ornava la volta.
Nella sala conferenze sono esposte tre grandi lunette del XVII secolo, provenienti dalla Cripta della Cattedrale, raffiguranti Scene della vita dei tre SS. Martiri Protettori di Bisceglie.
Segue la sala dell’archivio storico che custodisce codici miniati, pergamene e manoscritti dal XIII al XIX secolo.
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Contatti:
Museo Diocesano – Sezione di Bisceglie
Indirizzo
Largo S. Donato, 5
E.mail: m.diocesanobisceglie@alice.it
Telefono: 360984485 (Direzione)
Orari di apertura: su prenotazione telefonica
Ingresso: € 5,00 (comprensivo di guida);
€ 4,00 (ridotto e gruppi con più di dieci persone).
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Eventi:
La scultura monumentale in Puglia nell’Ottocento e Novecento
di Christine Farese Sperken Mario Adda Editore
Venerdì 12 giugno 2009, ore 18.30 - Bisceglie, Museo Diocesano Largo San Donato, 5 (Cattedrale)
Introduce
Giacinto La Notte
Direttore del Museo Diocesano di Bisceglie
Presenta il volume
Michela Tocci
Direttore Storico dell’Arte Soprintendenza BAP
Il Cardinale De Giorgi Sua Eminenza nell’Abbazia di S. Adoeno
Martedì 15 settembre in Bisceglie, alle ore 17,00 Sua Eminenza il Cardinale Salvatore De Giorgi, presente a Bisceglie per la festività dell’Addolorata, con il Sindaco Avv. Francesco Spina e l’Assessore al Centro Storico Sen. Francesco Amoruso presenzierà all’apertura del cantiere per il restauro conservativo del fonte battesimale del XII secolo presente nell’antica Abbazia dedicata al Santo dei Normanni.
Il fonte costituisce una delle più importanti testimonianze scultoree medievali della nostra Regione. La coppa è costituita da un blocco calcareo monolitico interamente scolpito a bassorilievo con le immagini del Cristo Pantocratore, di S. Giovanni Battista ed i simboli dei quattro Evangelisti (l’aquila di S. Giovanni, l’angelo di S. Matteo, il leone di S. Marco ed il toro di S. Luca).
L’iniziativa è stata promossa e finanziata dal Rotary Club di Bisceglie, presieduto dall’avv. Lucia Ferrante, come “service” nell’ambito del programma di valorizzazione dei beni culturali indicato dal Governatore del Distretto 2120, arch. Romano Vicario.
L’intervento verrà realizzato con l’impiego di tecnologie laser sotto l’alta sorveglianza del Soprintendente ai Beni Artistici di Bari, Dott. Fabrizio Vona ed il coordinamento scientifico del laboratorio L.I.A.C.E (diretto dalla Prof. Ida Maria Catalano), attivo presso il Museo Diocesano – Sede di Bisceglie, gestito dall’Università degli Studi di Bari nell’ambito del Progetto Regionale APQ “Tra sacro e profano”.
Sarà possibile visitare il cantiere durante il corso dei lavori dal 15 al 26 settembre (ore 11,00-13,00). Sono p visite guidate per scuole e gruppi con prenotazione telefonica (tel. 360984485).
Il Presidente Avv. Lucia Ferrante
Moda e Museo. Le donne, la moda, la storia 1870-1970
Dal 7/12/2009 al 7/01/2010.
Se la Moda, in riferimento all’abbigliamento, è la maniera di apparire di una società in una determinata epoca, il Museo è il luogo dove si recuperano, si conservano, si fanno conoscere e si tramandano alle future generazioni le testimonianze delle varie epoche di una società. La moda è specchio della società. Attraverso l’esposizione di abiti femminili ed accessori, che tante famiglie hanno voluto donare al Museo o prestare per l’occasione, appare evidente la rispondenza del modo di vestire ai mutamenti dei ruoli e degli stili di vita dell’universo femminile.
Moda e Museo costituiscono, quindi, un binomio ben assortito ed accattivante per ripercorrere la Storia di un paese, di un territorio, di una comunità. Attraverso l’esposizione di abiti del periodo 1870-1970, ripercorriamo cento anni di storia del nostro Paese: da Pio IX a Paolo VI, dalla presa di Roma, il XX settembre 1870, alla conclusione della “questione romana” con il Concordato del 1929, dalle guerre coloniali ai due grandi conflitti mondiali, dal ventennio fascista al dopoguerra, dal periodo del boom economico agli anni di piombo. Un viaggio nel tempo tra due secoli di grandi cambiamenti anche nel costume e nel modo di vivere.
La mostra è frutto della collaborazione tra la FIDAPA ed il MUSEO DIOCESANO, nella piena convinzione che una sinergia fra le due istituzioni, unite dall’intento di ripercorrere un periodo importante per il nostro Paese e soprattutto per le donne, non possa che giovare alla ricerca di una verità storica ed emozionale molto discussa su vari fronti: il radicale cambiamento della vita delle donne nel mondo occidentale, la loro evoluzione, la loro emancipazione, il loro modo di vestire più libero, il loro contributo più incisivo alla società.
Seminario su risanamento e restauro al Museo Diocesano
Dal 10/03/2013 al 16/03/2013.
Dal 10 al 16 marzo 2013 si è svolto a Bisceglie un Seminario didattico organizzato dalla Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi ‘Roma Tre’ con la collaborazione della Ripartizione Tecnica del Comune di Bisceglie e della Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari.
Vi hanno partecipato ventotto studenti del Corso di Laurea Magistrale in Restauro Architettonico e i loro docenti del Corso di Laboratorio di Restauro Urbano che comprende gli insegnamenti di Restauro urbano (Prof. Michele Zampilli) di Urbanistica (Prof. Andrea Filpa) e di Legislazione dei Beni Culturali (Prof. Pierfrancesco Ungari) del Corso di Scienza delle Costruzioni, insegnamento di Costruzione storica e struttura (Prof. Nicola Rizzi), e del Corso di Rappresentazione Digitale dell’Architettura (Prof. Marco Canciani), accolti dal dott. Giacinto La Notte e dalla staff della direzione del Museo Diocesano di Bisceglie, che ha ospitato il seminario nella propria sede, confermando le potenzialità logistiche della struttura e la dinamicità della sua organizzazione.
Le lezioni teoriche, oltre che dai docenti romani, sono state tenute anche dal Prof. Matteo Ieva sui Caratteri dell’Architettura e dalla Prof. Francesca Calace del Politecnico di Bari sulla Progettazione urbanistica. L’arch. Giacomo Losapio, Dirigente della Ripartizione Tecnica del Comune, ha parlato degli strumenti urbanistici adottati dal Comune e degli interventi effettuati nel centro storico. Molto interesse hanno suscitato anche gli incontri con il notaio Piero Consiglio, cultore della materia, che ha mostrato con immagini l’evoluzione storica di alcuni edifici, e con Luc Tamborero e Claire Piffaut restauratori della pietra che hanno spiegato gli interventi sui vari tipi di murature.
Le esercitazioni pratiche si sono concentrate su tre punti focali sui quali gli studenti hanno lavorato eseguendo rilievi grafici e fotografici. Primo punto è il Palazzo dei baroni Milazzi adiacente alla Sede municipale di palazzo Domenico. L’edificio seicentesco, acquistato dal Comune nel 1980, si trova in pessimo stato di conservazione, con solai di copertura provvisori o puntellati. Solo una minima parte di esso è adibita ad uffici comunali mentre tutto il resto giace in completo abbandono.
Secondo punto è la porta laterale della Cattedrale che si apre sulla Piazza Duomo, dove l’ingresso ai disabili è impedito dalla presenza di diversi scalini, realizzati dal maestro muratore Giuseppe Caputi nel 1903, per migliorare la precedente situazione, ma che non riuscirono ad eliminare completamente le barriere architettoniche, come oggi si tende a fare. Terzo Punto è la destinazione dell’area risultante dalle demolizioni fatte in passato al Pendio S. Matteo e la ricostruzione delle circostanti facciate tra cui quella di un edificio che ospiterà una scuola materna.
I rilievi saranno sviluppati nei prossimi mesi per redigere veri progetti di risanamento e restauro che gli studenti romani presenteranno a giugno per sostenere gli esami e che in autunno verranno presentati ed esposti nel nostro Museo Diocesano.
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