L'antico organo di Santa Croce dimenticato ed abbandonato.
Ins: 23/10/2011 - 07:35
Cari amici,
riportiamo di seguito un interessante articolo pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno, il 23 ottobre 2011, dal giornalista Luca De Ceglia.
“Più di due secoli fa le sue canne suonavano a meraviglia nella chiesa di Santa Croce nel centro di Bisceglie. Poi venne il tempo dell'incuria e del penoso abbandono per quel pregevole organo musicale, allor quando cioè, per strane operazioni di cessione, l'immobile della chiesa che lo custodiva fu venduta al Comune negli anni Ottanta e poi trasformata in auditorium. Di conseguenza l'infausto destino di quell'organo dimenticato (insieme al coro ligneo) è stato fino ad oggi quello di rimanere muto al suo posto, nell'agonia di tarli e polvere. Un bene mobile entrato a far parte del patrimonio del Comune che avrebbe dovuto salvaguardarlo con urgenti lavori di restauro.
L'opportunità per sottoporlo ad un intervento di restauro era anche arrivata. Ma è incredibilmente sfuggita di mano. Infatti fu approvata un'apposita legge regionale per salvare dal degrado e ripristinare il funzionamento di numerosi organi antichi della Puglia, in cui quello di Bisceglie sarebbe rientrato a pieno titolo. Bastava la relativa domanda per ottenere il finanziamento. Ma sono stati ritenuti ammissibili a finanziamento ben 67 progetti (per un totale di 3 milioni e 370 mila euro) di altrettanti organi, tra i quali figurano quelli di Santa Maria dei Miracoli ad Andria, del Monte di Pietà e delle chiese di Sant'Andrea e San Cataldo a Barletta, delle chiese di Santa Maria in Russia, San Giovanni e di Santa Teresa a Trani. Dalla graduatoria, non è chiaro perchè, è assente quello di Santa Croce di Bisceglie, smarrito in chissà quali meandri dell'incurante burocrazia. Una sconfitta culturale dell'intera città, se si tien conto che l'organo biscegliese a canne e mantici, oggi lasciato a "nutrir le tigne", fu costruito nel 1781 dall'illustre artigiano Pietro De Simone junior. L'11 giugno 2008 la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici della Puglia autorizzò i progetti di restauro dell'organo in abbandono commissionato dalla giunta municipale nel 2006 alle ditte "Iaccarino e Zingaro Sas" di Andria per la parte lignea e da Nicola Canosa di Matera per la parte fonica. La spesa complessiva per il restauro ammontava a 27 mila euro. Progetti rimasti purtroppo nel cassetto. Nell'ormai lontano 1994 il caso dell'antico organo musicale di Bisceglie fu anche oggetto di segnalazione al Ministero dei beni culturali, con richiesta di intervento, mediante un'interrogazione parlamentare presentata dall'on. Francesco Amoruso. Ora su quella cantoria di Santa Croce, dove si svolgono spesso convegni e mostre, l'organo rimane in solitudine come un ingombrante cimelio. Il pregevole strumento musicale non ha più ragione di esistere nell'ex chiesa di Santa Croce ormai chiusa al culto. Per cui lo si potrebbe donare ad una chiesa che ne è priva, salvandolo definitivamente da un certo destino di incuria.“
Noi pensiamo che al momento la via d'uscita più veloce per salvare questo preziosissimo organo settecentesco sia quella di un intervento da parte dei privati.
Il nostro invito è diretto soprattutto ad aziende locali che vorrebbero prendere a cuore la vicenda dell'antico organo di Santa Croce sponsorizzandone il restauro. Per qualsiasi ulteriore informazione in merito vi invitiamo a scriverci all'indirizzo e-mail info@centrostudibiscegliese.it |