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Giuramento d'Ippocrate per l'architettura
Ins: 30/01/2012 - 09:27
Bisceglie, 26 gennaio 2012


COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE PUGLIA SCOPERTA
Ai partiti e ai circoli politici di Bisceglie
A La Diretta nuova
A La Gazzetta del Mezzogiorno
E p.c. alla stampa



“GIURAMENTO D’IPPOCRATE” PER L’ARCHITETTURA


L'Associazione Puglia Scoperta esprime il più totale dissenso per l'intervento di sostituzione edilizia che si sta prospettando a danno dell'edificio storico risalente agli anni ’20 del Novecento, ubicato in Via XXIV Maggio, adiacente a Villa Fiori.
Si tratterebbe della demolizione di un edificio in tardo stile liberty -un documento storico- per sostituirlo con un palazzone di circa sette piani da costruire a ridosso dell'atrio antistante villa Fiori, nonché della fiancata della villa stessa.
Si andrebbe a demolire così un altro edificio storico che se invece si trovasse nella vicina città di Trani -ci spiace dirlo- non verrebbe mai abbattuto (vi invitiamo a contare il numero di edifici storici intatti presenti nel centro di Trani e paragonarli con quelli rimasti a Bisceglie: capiremo in un attimo la lungimiranza che, su questo tema, ha dimostrato la vicina città).

Visualizzazione ingrandita della mappa
Cosa bisogna fare per non distruggere ancora Bisceglie? Dovremmo forse invitare la città di Trani ad "adottare" i nostri edifici storici? O chiederle, magari, di far diventare Bisceglie una sua "colonia", con tanto di Ambasciata e Consolato, sperando in questo modo di metterci al sicuro dalle ruspe?
L'associazione Puglia Scoperta da più di tre mesi sta raccogliendo firme (sinora quasi 2000) per chiedere al Sindaco di far abbattere il muro/box che da quasi un secolo oscura la facciata scenografica di Villa Fiori. L'iniziativa ha ben 13 partner (tra cui il Liceo Scientifico e l'Istituto Tecnico Commerciale di Bisceglie, oltre ad altre associazioni) e 8 testimonial (tra cui l'On. Bruni). Ricordiamo che l’atrio antistante a Villa Fiori (e ovviamente, la villa stessa) è protetto da un vincolo ministeriale che vieta "interventi edificatori che possano incidere sulla luce, la prospettiva ed il decoro del monumento (...)" E come si concilierebbe questa "idea di tutela" del Ministero con l'edificazione di un palazzone in cemento armato di sette piani e 24 metri di altezza, posto a filo dell'atrio nonché incollato a villa Fiori?...E la luce? E la prospettiva? E il decoro? Inoltre ci risulta che l’atrio sia soggetto a limitazioni all'ingresso di auto per non creare problemi di stabilità al monumento. E, invece, scavare proprio sulla linea di confine con l’atrio due piani sotterranei per realizzare -come pare essere nelle intenzioni del progetto- un parcheggio non creerebbe un "filino" di instabilità al monumento?
Ci permettiamo di dire al tecnico che si occuperà di questa demolizione/edificazione che sarà moralmente e materialmente responsabile di un "omicidio" a carico di una bene culturale di Bisceglie (in riferimento all'edificio in Via XXIV Maggio) nonché di una ulteriore ferita a carico di Villa Fiori.
A quel tecnico suggeriamo, estendendo l'invito a TUTTI i tecnici della città, di rispondere con "l'OBIEZIONE DI COSCIENZA".
Ogni architetto o ingegnere, infatti, a parere dell'Associazione, che fosse messo di fronte alla richiesta di demolizione di un edificio storico dovrebbe rispondere di "NO!", potendo egli concepire il suo nobile operato (limitatamente all'edilizia storica) esclusivamente legato alla valorizzazione dell’edificio stesso.
Insomma, l'architettura è talmente importante nella società dell'uomo che anch’essa meriterebbe una sorta di "Giuramento di Ippocrate", e se non dovesse esistere forse è arrivato il tempo di dotarsene.
Ma siccome non si può chiedere un tale sacrificio a questa categoria professionale senza pretendere che sia coadiuvata da un contesto amministrativo adeguato -pena l'essere considerati moralisti o semplicemente ingiusti verso questa professione- l'Associazione chiede al mondo della politica di non rimanere sordo a questi temi ed aprire un dibattito forte in città. Chiede che essa si ritagli il RUOLO che le spetta in queste vicende. Chiede, in sostanza, che strappi dal petto dei costruttori la fascia del tricolore per riappropriarsene (e ci riferiamo alle amministrazioni di ogni epoca).
Chiediamo alla politica coraggio.
Per Puglia Scoperta bisogna giungere all’unica soluzione possibile: tutto ciò che non sia in cemento armato, a Bisceglie, non va più distrutto.
No al muro/box che soffoca Villa Fiori!
No alla sostituzione edilizia in Via XXIV Maggio!
No alla distruzione di tutto ciò che non sia in cemento armato!



Associazione Puglia Scoperta
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